Vogliamo affrontare l’utilizzo di questo valido software che permette di combinare scatti multipli notturni realizzati con inseguimento del moto terrestre ma anche con unicamente un treppiede ad immagine fissa. per questa ragione vi rimandiamo alla nostra Guida sull’attrezzatura per astrofotografia largo campo con fotocamere DSLR che abbiamo pubblicato sempre su questo blog:
Ora possiamo continuare, saltando la parte di “ripresa”, e arrivando al software Deepskystacker; Una volta scarico ed installato possiamo eseguirlo e ci troveremo davanti a questa schermata, per realizzare una corretta elaborazione ho indicato i passaggi da eseguire, numerandoli in ordine e man mano in questo post vi andremo a spiegare il perchè di ogni azione, definendoli Punto 0, 1, 2 e via dicendo:
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Iniziamo dal punto 0; Questo è più una nota prima di iniziare, Ho voluto indicarlo perchè dalla voce del menù ‘”About” possiamo cambiare la lingua del software prima di iniziare, a nostro piacimento, ed in questo ho utilizzato l’inglese perchè questa guida sia fruibile da chiunque.
Il punto 1 riguarda il caricamento delle immagini a lunga posa (definite Light frames), ci troveremo come in questa immagine , per questa guida abbiamo scelto degli scatti sulla costellazione dell’aquila eseguti con un obiettivo da 50mm a 1600 ISO, e dove se abbiamo già tentato di allieare e combinare gli stessi files, troveremo anche dei files .txt con lo stesso nome, che contengono le informazioni di stacking, il numero di stelle e tutti i parametri che poi dss visualizzerà in elenco nella schermata principale. Nel caso si volesse ricominciare completamente da zero, riallineando tutte le fotografie e per avere la sicurezza che DSS ricomincerà completamente da zero, è possibile anche cancellare tutti questi txt seppur di pochi bytes, e per comodità se si vuole aggiungere in pochi click tutte le immagini “light frames” possiamo includerli nella selezione, DSS non darà errore e caricherà correttamente le immagini.
Passiamo a punto 2
I settings RAW Fits che vanno verificati sono come in schermata indicato dagli asterischi * rossi servono ad avere bilanciati i colori preventivamente sui singoli scatti raw caricati.
Ogni checkbox abilitato o meno, seguito dal tasto Apply, genererà un preview dell’immagine con i settaggi di bilanciamento del bianco applicati (bisogna preventivamente selezionare una delle immagini “light frames” in lista, una volta caricati su DSS).
Trovata il giusto bilanciamento del bianco , ovvero quando non avremo un fondo cielo tendente al ROSSO o al BLU, e le stelle colorate, possiamo cliccare su OK e proseguire.
Siamo arrivati al punto 3, che riguarda il caricamento che terminerà le operazioni di caricamento files sul programma, c’è da dire che in caso siano stati eseguiti anche scatti “flat” – ovvero scatti ad iso mitigate (es. 400 iso) e impostazioni AV, eseguiti anteponendo una fonte di luce uniforme davanti all’obiettivo / telescopio oppure con l’apposita flatmachine ma per questo vi rimando a questo altro post:
Caricati gli scatti dark come in figura, siamo arrivati al Punto 4 della nostra guida, ovvero dove andremo a selezionare tutte le immagini in elenco, indicate nell’immagine con la lettera A e con i checkbox per ogni immagine spuntati; Per farlo dovremo andare sull’opzione del menù indicata in questa ultima immagine con il numero 1, e procedere cliccando come indicato dal numero 2 per calcolare gli Offsets delle immagini (definito da DSS come register images, ma che si tratta di un’operazione automatica e preferisco scorporarla), ovvero verranno calcolati i valori già presenti nelle varie colonne, oltre al nome file e la path su disco, ma tra tutti il parametro che ora ci interessa è Stars, ovvero il numero di stelle riconosciute per ogni immagine dal software, come indicato dalla letterà B.
Al termine dell’elaborazione di calcolo degli offsets DSS riporterà questi valori e non dovremo far altro che allineare la nostra lista di immagini per Stars, stelle. di modo da visualizzare subito l’immagine migliore caricata su DSS, che potremo andare ad impostare come immagine di riferimento (reference image) se lìimmagine ci sembrerà veramente la migliore, cliccando con il tasto destro del mouse su di essa ed impostanto l’omonima opzione, che produrrà un asterisco sulla fotografia in lista e che servirà da immagine di riferimento come “campo inquadrato” e qualità delle stelle nelle successive elaborazioni di allineamento e stacking (Align & Combine)
Inoltre vi indico come possiamo aumentare la luminosità delle singoli immagini perchè DSS le presenta sempre come molto buie, ovvero tramite l’apposito potenziometro a barra come indicato in figura e presenta sull’angolo in alto a destra del software.
Siamo giunti al Punto 5, dove una volta cliccato il Registering dal menù (possiamo anche decidere di cliccare l’opzione poco sotto Combine, in caso alle immagini non fosse ancora stato calcolati gli Offsets come indicato al punto 4, ci verrà proposta questa schermata di Register Settings che ho provveduto a Etichettare di modo da spiegarla meglio.
Abbiamo le due schermate a tendina identificate con le lettere a e la lettera b, e i settings successivi indicati per ordine in 1, 2, e per finire l’ultima azione da compiere ovvero, una volta terminato di impostare tutti i settings che ora vi spiegherò man mano, cliccare 3 per iniziare l’elaborazione e passare al punto 6.
Ma veniamo per gradi, su Actions, indicato con lettera a, abbiamo da spuntare Register already.. come indicato dal primo degli asterischi * rossi, perchè abbiamo già eseguito l’offsets, e variare la percentuale di Select the best pictures.. indicato dal secondo asterisco che suggerisco di impostare tra i valori 80 e 90 %, e in pratica è la percentuale di scatti che vengono infine allineati e combinati, calcolando una minima percentuale di scatti che verranno scartati da DSS in base alla qualità cioè il numero di stelle e gli altri valori cioè in questi due esempi che vi ho portato il 20% o il 10%.
Passiamo quindi sulla tendina Advanced indicata dalla lettera b ed avremo da valutare la percentuale di tolleranza per il riconoscimento delle stelle nelle immagini, indicato con il primo asterisco * rosso, in genere possiamo utilizzare intorno ai 10-15% con immagini a largo campo 10-20mm, e per scatti a maggiore lunghezza focale, è possibile anche scendere intorno al 5%.
L’opzione Reduce the noise… indicata dall’altro asterisco * rosso, in linea di massima va abilitata qual’ora non si eseguissero particolari altre elaborazioni con altri software all’immagine, salvo la cosmetica finale, altrimenti conviene abilitarla per ridurre il rumore, ma comunque va valutata a seconda delle immagini grezza e del rumore che presenta.
A questo punto possiamo passare ai Reccomended Settings, identificati con il numero 1, cliccando avremo un riepilogo che andrà controllato, cioè quando cambia il numero di light/dark/flat frames, variano alcune modalità di elaborazione e nel nostro caso specifico, le ho indicate in figura, con la lettera b.
Ovvero nel caso B quando abbiamo una la descrizione “Your are stacking.. ” evidenziata in rosso , significa che va impostata una delle opzioni proposte ed una volta selezionata l’opzione la vedremo cambiare di colore, diventando verde e vi consiglio generalmente di selezionare sempre il primo metodo proposto. Mentre sulla sezione indicata dalla lettera è già a selezionata l’opzione corretta, ed è già verde.
Vediamo nella successiva immagine come selezionato il method cambiano di colore le scritte, mentre per le altre opzioni selezionate in blù che rimangono possiamo ignorarle in quanto stiamo allineando immagini DSLR a colori senza l’uso di filtri interferenziali (come l’h alfa proposto).
A questo punto possiamo cliccare su OK e passare all’ultima selezione, lo “stacking parameters che vediamo indicata in figura, dobbiamo controllare rispetto al default le tre selezioni indicate dagli asterischi * rossi ma vediamoli nel dettaglio partendo dall’alto verso il basso:
Standard mode va indicato di modo che sappiamo che l’immagine di riferimento precedentemente selezionata sarà il campo della nostra immagine finale combinata, le altre opzioni vanno selezionate in caso di scatti a panorama o se si vuole combinare solo una parte dell’immagine ma in questa guida vogliamo dare un’infarinatura delle funzioni principali, per raggiungere un’immagine corretta e finita.
Il secondo asterisco * rosso, che indica le opzioni Enable Drizzle 2x e 3x, vanno disabilitate, perchè per eseguire un’operazione in drizzle è necessario preventivamente selezionare l’area di drizzle, non è possibile eseguirla a tutto campo, pena un errore e la mancata elaborazione, ma per conoscere e ad imparare questa tecnica specifica vi rimando a quest’altro mio post e al video-tutorial annesso, sempre su questo blog:
Mentre per quanto riguarda il terzo checkbox degno di nota, indicato dall’asterisco * rosso “Align RGB Channels..” consiglio di mantenerlo abilitato in quanto è utile che Deepskystacker abbozzi l’allineamento dei canali RGB sull’immagine finale, ma continuando in questo post, capirete il perchè.
Possiamo quindi cliccare su OK, per tornare all’immagine di Register Settings, ove ultimati tutti i cambiamenti sui settings, possiamo infine procedere come indicato dal punto 3 cliccando l’ultimo OK e iniziando l’elaborazione software.
Quest’ultima impiegherà tempo, la velocità dipende dalle caratteristiche hardware del computer con il quale si sta eseguendo DSS, generalmente 15 min / 30 min con un computer medio/potente.
Il risultato ottenuto dell’elaborazione risulterà simile all’immagine che vi propongo, scuro, monocolore e con l’istogramma che vediamo in basso allo schermo accanto ai numeri in rosso indicati, ma che presenterà tutti e tre i colori RGB pre-allineati come precedentemente richiesto, che ci aiuterà ad elaborare l’immagine grezza.
Analizziamo l’istogramma sapendo che dobbiamo ottenere sullo stesso la condizione in cui la curva che vediamo intersechi per maggior lunghezza il picco che vediamo indicato e che rappresenta i tre colori RGB, e per farlo possiamo spostare tutti e tre i canali colore dai potenziometri a barra indicati con la numero 1 in rosso, oppure tramite i potenziometri di luminanza indicata dal numero 3 in rosso spostando a sinistra la curva di modo che intersechi il picco.
La soluzione che applicheremo sarà spostare gli rgb , dalla tendina 1, e per spiegarmi meglio, vi mostro in quest’altra immagine come si presenta prima e dopo la modica delle barre colore. con l’istogramma precedente proposto a destra di quello attuale.
Possiamo notare anche che l’immagine si presenta molto poco saturata, ma più luminosa e dettagliata.
Passiamo quindi alla tendina numero 2 che ci permetterà di dare una saturazione maggiore all’immagine, come potete vedere, ed in caso di immagine non perfettamente bilanciata ci permette di vedere meglio l’errore sui colori e quindi correggerlo tornando alla tendina numero 1.
L’ultima fase, definita anche quella di streaching, la tendina numero 3, riguarda la modifica della curva , che rappresenta la correzione di gamma dell’immagine. Come abbiamo precedentemente detto più area del picco RGB interseca, più luminosità e dettaglio acquisisce l’immagine, ma va anche detto che più la curva è in verticale cercando di intersecare più area, più rumore vieni fuori sull’immagine, oltre al dettaglio. Questa immagine proposta ha un tipo di streaching che possiamo definire “medio”.
E’ opportuno quindi mediare sull’utilizzo delle batte di selezione che abbiamo nella tendina numero 3 “Luminanza” e vi propongo una seconda versione più blanda di modo da confrontare la posizione delle barre, vi faccio notare che per spostare la posizione della barra va mossa la seconda barra dei Midtones, mentre per streachare più o meno l’immagine, la prima barra su cui agire è la prima dei midtones, per poi agire su Darktones, per ammorbidire gli scuri, e su Hightones, per diminuire la sovraesposizione conseguente delle stelle; in pratica più si sceglie di streachare l’immagine spostando a sinistra la prima barra dei Midtones, più le stelle risulteranno grandi e perderanno i colori, per cui bisogna agire di conseguenza per non produrre un brutto risultato.
In entrambi i casi, mostrando uno streaching medio ed uno blando, ma entrambi con le altre barre calibrate correttamente di modo da non danneggiare la qualità dell’immagine, sovraesponendola o eccedendo con lo streaching, di modo da lasciare poi a voi la scelta di quale immagine finale scegliere e procedere al salvataggio finale.
E siamo alla schermata finale, ad elaborazione completata, possiamo procedere a salvare l’elaborazione ottenuta dal link sul menù denominato “Save picture to file..” ed evidenziato con la freccia rossa in immagine. Verrà quindi proposta la schermata di salvataggio che vedete.
Mi raccomando di selezionare come indicato in immagine dall’asterisco * rosso “Apply adjustments to the saved image” in Options, prima di salvare, altrimenti DSS salverà un immagine come il grezzo, senza le modifiche applicate fin’ora.
Non ci resta che dare il nome al file, e salvarlo in formato TIF (16 bit per non aver problemi con i vari software grafici) mentre per vostra informazione, il FITS è un formato meno comune ed utilizzato dai software di elaborazione astronomica, ma in questo caso ci fermiamo al salvataggio di quest’elaborazione 🙂
Rimane la parte cosmetica, che può prevedere un leggero crop per eliminare i bordi del grezzo in genere marcati per la guida o il dithering, e l’applicazione dell’antinoise per avere la vostra fotografia astronomica finita.
Spero che questa guida vi sia stata utile 🙂
e vi rimando al prossimo post, Ciao!
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